La cosiddetta Tomba di Archimede, si trova inserita nel contesto della Necropoli Grotticelle, area cimiteriale greca e romana posta nei pressi del Parco archeologico e visibile dalla strada antistante il parco.
Le tombe di età greca che occupano questa zona sono solo un lembo della vasta necropoli che si estendeva su tutto il pianoro, ai margini delle latomie, fino alla zona sovrastante al Teatro Greco. Tale necropoli restò in uso da un'età tardo-arcaica fino ad età ellenistica.
Delle tombe a fossa, di epoca greca, resta ben poco, ma le tombe a camera, di epoca romana, sono numerose e, proprio ai limiti orientali del parco archeologico, tra alcune tombe a camera ricavate nella viva roccia (databili a età imperiale romana) ve ne sono due che interessano la sommità del banco roccioso e presentano la parte anteriore decorata da semicolonne doriche a rilievo, sormontate da un frontone a timpano.
Quella tra le due che è rivolta a sud, e osservabile anche dalla strada che costeggia il parco, per tradizione è detta Tomba di Archimede. Ma si tratta in realtà di un colombario romano , cioè di una camera sepolcrale di età romana provvista all'interno di due ordini di nicchie per la sistemazione delle urne cinerarie. In effetti questa camera mortuaria non può essere quella del grande scienziato Siracusano, in quanto di epoca assai successiva alla sua morte: è stata datata tra il I° secolo a.c. ed il I° secolo d.c.. La vera tomba dello scienziato Siracusano, scoperta da Cicerone, doveva avere una colonna nella quale vi era raffigurata una sfera con un cilindro circoscritto.