Quello di Siracusa è il secondo più vasto ed importante sistema di catacombe al mondo, dopo quello di Roma. Le uniche catacombe attualmente visitabili sono quelle di San Giovanni, vicino al Museo Archeologico Paolo Orsi, luogo suggestivo in cui nel periodo estivo vengono anche organizzate visite notturne e spettacoli. Accanto alle catacombe la splendida chiesa di San Giovanni alle Catacombe.
Di grande interesse per la razionale architettura che le contraddistingue, le Catacombe di San Giovanni si sviluppano in gallerie, con migliaia di loculi, che si diramano da un percorso principale: una grande galleria detta il "decumanus maximus ", che i cristiani ottennero scavando ed ampliando un acquedotto greco, le cui tracce sono visibili nella volta. Innumerevoli sono i loculi piccoli e grandi sparsi lungo le pareti e sul pavimento.
Dalle gallerie si accede a spazi più grandi a forma quadrata e circolare: cappelle dedicate a martiri. Sono state finora scoperte 5 cappelle e sono state chiamate di Eusebio (papa morto a Siracusa e qui temporaneamente sepolto), delle Sette Vergini, di Antiochia, di Adelfia ed Anonima . Nella rotonda di Adelfia, che è tra le più significative, è stato ritrovato un sarcofago del IV° secolo con scolpite scene dell'antico e nuovo testamento, eseguito per Adelfia sposa di Valerio Proculo.
Da vedere, nel corridoio principale, l'arcosolio della vergine Deodata con l'affresco di Cristo, della Vergine e dei Santi Pietro e Paolo. Si conservano in tutto il complesso tracce di affreschi e grande interesse riveste l'ingente quantità di iscrizioni funerarie in greco e latino restituite da questo complesso catacombale.
La chiesa di San Giovanni alle catacombe di Siracusa conserva ancora tracce di quel fascino che spingeva i viaggiatori del '700 e dell'800 a visitarla. Per lungo tempo in questa chiesa è stata riconosciuta un'antica cattedrale di Siracusa, sorta in Acradina, extra moenia, nella regione delle Catacombe, nel luogo ove, secondo la tradizione, fu sepolto il protovescovo di Siracusa, san Marciano, martirizzato sotto Gallieno e Valeriano (metà del III secolo); recenti studi hanno però intaccato questa ipotesi. La facciata sud della chiesa quale si vede, distrutta dal terremoto del 1693 (si rovinò la Gran Basilica), e quella ricostruita nel '700 con notevoli modifiche alla stessa facciata e al portico per la cui ricostruzione furono usati elementi quattrocenteschi. A sinistra si nota invece l'antica facciata normanna segnata dal rosone e dal portale decorato.
In questo stesso luogo sorgeva in età greca classica una latomia, nella quale in età tardo ellenistica fu installata un'officina di vasai pertinente ad un'area cultuale pagana. Mentre in età tardo-imperiale divenne area cimiteriale cristiana in uso almeno sino al 423. Attorno alla metà del VI secolo (forse in relazione al soggiorno di papa Vigilio a Siracusa) il sepolcreto fu manomesso per far posto alla cripta di S. Marciano che doveva accogliere il sarcofago con le reliquie del santo. Così sopra la cripta fu edificata la chiesa absidata, a tre navate, suddivisa da 12 colonne di tipo dorico (con riferimento agli apostoli), in modo che la sepoltura del Santo si trovasse in asse con 1'altare, posto al centro della navata, limitato da una balaustra.
Dopo le probabili devastazioni di età araba, la chiesa subì innovazioni col rifacimento dei muri perimetrali, il prolungamento con semicolonne dei pilastri dell'abside e della facciata, la riduzione a 10 del numero delle colonne e inclinando il pavimento in direzione della facciata.
Nel 1428, addossata alla parete nord, si costruì una cappella rettangolare, preceduta da portico. Caduta in disuso fu concessa nel 1630 ai Carmelitani di Montesanto che inserirono all'interno una nuova struttura diversamente orientata (Nord Sud) che occupò lo spazio delle prime due campate di quella preesistente.
Il terremoto del 1693 causo gravi danni riparati nel 1705-6, quando fu ricostruito con materiale di spoglio il portico odierno.
Una scala di accesso porta alla cripta di San Marciano, dove nel 61 avrebbe predicato l'apostolo Paolo, e dove si trova il sepolcro in muratura del Santo, con la piccola apertura attraverso la quale si poteva accedere al contatto con le sacre reliquie; al centro vi è un altare circondato da 4 colonne. In età normanna lo spazio centrale attorno all'altare fu modificato da 4 pilastri che hanno incorporato i capitelli con i simboli degli Evangelisti e iscrizioni del Vangelo. Si effettuò anche la pavimentazione, lembi della quale sono ancora visibili. Le pareti presentano tracce di pitture purtroppo assai rovinate, quale a nord quella detta delle due Alessandre. Dal piano della Basilica si discende a sinistra per visitare le Catacombe.
Indirizzo:Via S. Giovanni alle Catacombe
Orari ingresso: Da Lunedì a Domenica (lunedì chiuso a febbraio marzo novembre e dicembre) dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (16.30 da ottobre a marzo), visita guidata ogni mezz'ora in italiano o inglese inclusa nel prezzo.
Prezzo biglietto
Intero € 6,00Ridotto (under 15 ed over 65): € 4,00
Ridotto per gruppi e pellegrinaggi: € 4,00
Ridotto scolastico e gruppi di istruzione catechetica: € 2,00
Ingresso gratuito per gli insegnanti accompagnatori