CAVAGRANDE DEL CASSIBILE

Una vera e propria meraviglia naturale: la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è una riserva naturale orientata regionale della Sicilia, ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche, idrogeologiche, archeologiche e speleologiche. La spettacolarità del luogo è dovuta alla particolare morfologia del canyon del fiume Cassibile. Nel fondovalle, ha finito per crearsi un complesso sistema di piccole cascate e invasi naturali spesso balneabili. La quota più alta raggiunta dall'altipiano rispetto al letto del fiume è di 520 m slm, ma è nei pressi del belvedere di Avola Antica che, con i suoi 507 metri, il fiume raggiunge la massima profondità. Sempre in questo tratto raggiunge la massima ampiezza di 1200 metri. Nei 10 km di lunghezza del canyon, come detto, si possono ammirare numerosi laghetti, con acque fresche e limpide, fra cui spiccano per bellezza i piccoli laghi nei pressi di Avola Antica accessibili al pubblico tramite una scala storica, detta Scala Cruci

Storia

Difeso dalle inaccessibili pareti a strapiombo della cava e la vicinanza dell’acqua, i Siculi, primi abitatori che si conoscono di questo luogo, vi hanno costruito due villaggi rupestri, ancora oggi difficili da raggiungere e divenuti ormai parte del paesaggio. Intorno al XIII secolo a.C. delle popolazioni della Sicilia sud-orientale, forse spinte da genti italiche più agguerrite, preferirono rifugiarsi in questi luoghi impervi e ben difesi. Si conoscono almeno due villaggi rupestri, quello settentrionale che si nota subito appena ci si affaccia dal belvedere, e quello meridionale, quasi di fronte. Il primo risale ai secoli XI-X a.C., secondo per suggestione solo a Pantalica, in cui si trovano centinaia di tombe a grotticella e gli ipogei paleocristiani scavati nelle pareti, disposti uno a fianco dell’altro, su ben sei differenti livelli paralleli. La foce del fiume Cassibile è un luogo storico, poiché il capitano Demostene nel 413 a.C. con 6.000 Ateniesi dovette arrendersi alla città di Siracusa. Questi luoghi vennero sfruttati fino alla prima metà del secolo scorso. Infatti poco sopra i laghetti si trovava un monastero, del quale si notano ancora delle rovine e le case di alcune famiglie di Canicattini come i Bombaci e gli Uccello, che traevano il sostentamento dalla produzione di ulivi, carrube e mandorle.

Territorio

Ciò che rende spettacolari le cave a causa dello scorrimento dei corsi d’acqua, è la morfologia del grande canyon di Cava Grande del Cassibile, il Kakyparis dei Greci. Sul versante nord è possibile osservare un piccolo agglomerato di abitazioni rupestri. Nella zona sud si trova un complesso sistema di abitazioni, scavate nella roccia, disposte una accanto all’altra su sei diversi livelli paralleli, collegati tra loro da un sistema di cunicoli e gallerie. Mentre ai margini della riserva, a nord-est, sorgono varie necropoli antiche, nelle quali sono stati trovati ricchi corredi tombali e materiale ceramico: la sua peculiare decorazione, detta piumata o marmorizzata, rientra nell’ambito della cultura Ausonia presente nelle isole Eolie e nella Sicilia orientale intorno al 1.000 a.C.

Raggiungibile solo in auto (20-30 minuti circa da Siracusa)

Dall'ostello andare a destra, superare la stazione ferroviaria e la rotonda di Viale Ermocrate e proseguire dritto in direzione Avola-Noto. Si passa il cimitero con un primo semaforo, si prosegue e si arriva a un secondo semaforo. Sempre dritto. Quando si raggiunge il cartello per Catania si rallenta ma si prosegue e dopo 100 metri si svolta a sinistra indirezione Gela-Avola-Noto-Rosolini (é la medesima strada per Catania ma in direzione opposta). Una volta imboccata l'autostrada Siracusa-Avola-Noto-Rosolini, uscire a Cassibile e quindi imboccare la ss115 per Avola. Da lì proseguire e girare a destra quando si incontrano le indicazioni per “Avola Antica” “Cavagrande del Cassibile” o “laghetti di Avola” e si arriverà al belvedere, ove è sito un ristorante. Da lì parte il sentiero più comunemente utilizzato dai visitatori, detto di “Scala Cruci”.

Consigli:

-indossare scarpe da trekking o da tennis (non si può entrare con scarpe aperte)

-il sentiero principale denominato "Scala Cruci" è fruibile dalle ore 8,00 alle ore 19,00 da primavera ad autunno

-portare acqua da bere

-percorso sconsigliato a individui con problemi d'asma, respiratori, cardiaci, d'allergia e donne in gravidanza

-in caso di pioggia la riserva rimane chiusa nei 2-3 giorni successivi

-nella riserva le reti di telefonia mobile funzionano molto male

-si consiglia di scendere nelle ore più fresche (fino alle 9,00) e risalire dopo le 17,00;

-Coordinate GPS: N 36 58'6.40 E 15 5'35.13

-Numero di telefono dell'ente gestore: 0931 67450.