Le vie principali di Ortigia sono fiancheggiate da numerosi palazzi nobiliari,
Sul corso Matteotti, i cui edifici sono in stile littorio, si trova il medioevale Palazzo Greco (attuale sede dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico) che, pur rimaneggiato, mantiene strutture trecentesche, visibili nella bifora, nel loggiato e nello scalone d’ingresso.
In fondo al corso è l’ampia piazza Archimede, di fascino ottocentesco. Vi si ammira al centro una bella fontana col tiaso di Artemide, ninfe e mostri marini. Sulla piazza prospettano alcuni palazzi di epoche diverse: palazzo Bucceri-Lanza e palazzo Pupillo del XVIII sec. oggi sede del museo Arkimedeion.
Sulla via della Maestranza, tra le principali vie (e più antiche) dell'isola di Ortigia, vennero costruiti palazzi signorili e nobiliari, spesso di aspetto barocco, tra cui: Palazzo Interlandi Pizzuti, Palazzo Impellizzeri, Palazzo Bonanno, Palazzo Romeo Bufardeci, Palazzo Rizza.
Nel quartiere “spirduta” di Ortigia, interessante il Palazzo di Mergulese-Montalto, la cui edificazione risale storicamente al XIV sec., fatto edificare in stile tardogotico nel 1397 dalla nobildonna Macciotta Mergulese, ma donato nel quattrocento alla potente famiglia siracusana dei Montalto dalla Regina Isabella d'Aragona.
In piazza Duomo sorge il palazzo Vermexio (dal nome di Giovanni Vermexio, l'architetto che lo progettò e lo realizzò nel 1629), noto anche come "Palazzo del Senato", sede del Municipio della città di Siracusa. Esso fu edificato sui resti del primo ed incompiuto tempio ionico, accanto al Palazzo Salonia - Interlandi e di fronte al palazzo Beneventano del Bosco, quest’ultimo costruito subito dopo il terremoto del 1693.
La piazza, di forma semiellittica e dominata dalle facciate imponenti di questi palazzi nobiliari e da quelle barocche del Duomo e della chiesa di Santa Lucia alla Badia, è fortemente suggestiva, ed è fra le più belle d'Italia.